LA FAMIGLIA

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CURIOSITÀ

STORIA

I Terzi, originari della Valle Cavallina, vi tenevano i castelli di Terzo, di Berzo, di Grone e di Monasterolo.

 

Fedeli Ghibellini erano ritenuti di una fedeltà a tutta prova verso l'impero quando la Valle Cavallina con la Val Camonica per la via di Bolzano, costituiva una delle strade più battute dagli imperiali per le comunicazioni fra l'Italia e la Germania, specialmente dopo la restaurazione del Sacro Romano Impero.

 

Era interesse vivissimo degli imperatori che fosse stabilita nella Valle Cavallina una famiglia potente e sicura per garantirsene in qualunque vicenda il libero passaggio.

 

Inoltre la famiglia Terzi pare che già da prima del 1000 avesse dimora anche in Bergamo. I Terzi sono per diversi secoli al centro della storia di Bergamo.

 

Nel XII secolo i loro meriti militari li mettono in possesso successivamente di vari feudi. Un Gherardo Terzi fu podestà di Cremona; un Guido fu Vicario imperiale e Capitano generale di Federico II.

 

Nella seconda metà del 300 Ottobono Terzi fu Capitano di Gian Galeazzo Visconti, tenne la Signoria di Parma, Piacenza e Reggio con i titoli di Conte di Reggio e Marchese di Borgo S.Donnino, venne ucciso a tradimento a Rubbiera, dove era stato invitato a firmare la pace con Niccolò III d'Este nel 1409, da Muzio Attendolo Sforza.

 

Nella carriera ecclesiastica ebbero pure parti eminenti alcuni dei Terzi. Nel 1217 furono canonici Alberto e Adelongo, nel 1242 Alberto fu eletto Vescovo di Bergamo, nel 1272 arciprete a Clusone era Giroldo Terzi.

 

Un Giovanni Terzi, lettore di teologia all'Università di Pavia, partecipò nel 1562-1563 al Concilio di Trento.

 

Le ramificazioni della famiglia sono state numerosissime e non solo erano sparse nel territorio bergamasco ma anche da Brescia, Verona, Vicenza e Venezia, Gorizia, Fiume, Piacenza, Parma e Reggio, Bologna, Firenze, Iesi, Pesaro, Napoli, in Austria, in Boemia e in Ungheria.

 

Anche a Bergamo, centro della famiglia , a causa delle vicende politiche, con le continue lotte intestine, la stabilità della permanenza era molto relativa e ciò spiega anche in parte la forte emigrazione della famiglia.

 

Una considerevole riunione a Bergamo dei principali rami della famiglia avviene nella famosa "Pace" del I Marzo 1248 fra i Terzi detti Allongi e i Terzi detti Loteri, già acerrimi nemici fra loro e da allora risulta confermata la permanenza a Bergamo di alcuni gruppi familiari che presenziano a rendere più impegnativa la grande cerimonia.

Uno di tali gruppi, che poi acquisterà sul Colle Aureo terreni e case per costruirvi l'attuale palazzo, era in quell'epoca sotto la tutela di S.Pancrazio. La chiesa, allora parrocchia, era in mezzo a proprietà Terzi. Ancora oggi alcune case conservano stemmi ed alcune botteghe vecchie in via Gombito hanno le roste con le iniziali M.A.T. (Marchese Antonio Terzi).

 

 

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